
Indice dei contenuti
- Cosa sono i DPP?
- Tempistica di attuazione
- Chi è interessato?
- Quali informazioni sono necessarie?
- Come funzionano i DPP?
- Come si configura un DPP?
- Come possiamo aiutarvi
Condividi questo articolo
Cosa sono i passaporti digitali dei prodotti?
I passaporti digitali dei prodotti (Digital Product Passports o DPP) sono strumenti innovativi progettati per raccogliere, aggregare e condividere dati completi su un prodotto lungo l’intero ciclo di vita. Dall’approvvigionamento delle materie prime fino alla gestione del fine vita, i DPP forniscono informazioni essenziali sulla provenienza, l’autenticità, la sostenibilità e la circolarità del prodotto. Questo sistema accresce la trasparenza e consente ad aziende, consumatori e autorità di regolamentazione di prendere decisioni consapevoli a supporto degli obiettivi di sostenibilità.
I DPP svolgono un ruolo cruciale nell’ambito dell’Ecodesign for Sustainable Products Regulation (ESPR), oltre che in diverse normative settoriali riguardanti batterie, giocattoli, detergenti e altri prodotti. Ciò li rende una componente fondamentale negli sforzi globali per il raggiungimento degli obiettivi climatici e di sostenibilità.
Perché i Passaporti Digitali dei Prodotti sono importanti
Impatto ambientale ed economico
Migliorando la disponibilità delle informazioni e tracciando sostanze chimiche e materiali, i DPP contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale, promuovendo pratiche di approvvigionamento sostenibile, riciclo e riutilizzo. Favoriscono inoltre la conformità alle normative in materia di sostenibilità, la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione dell’uso delle risorse.
Benefici chiave per le parti interessate
Per le aziende, i DPP offrono una maggiore visibilità lungo la catena di approvvigionamento, processi di rendicontazione semplificati e un vantaggio competitivo significativo sul mercato. I consumatori beneficiano della possibilità di compiere scelte d’acquisto consapevoli grazie a dati trasparenti sulla sostenibilità, selezionando prodotti coerenti con i propri valori ambientali. Le autorità di regolamentazione, infine, trovano nei DPP uno strumento prezioso per semplificare il monitoraggio della conformità, verificare che i prodotti rispettino gli standard ambientali e garantire l’applicazione continua dei criteri di sostenibilità.
L’evoluzione dei Passaporti Digitali dei Prodotti
Il concetto di Passaporto Digitale del Prodotto (DPP) è nato in risposta alla crescente esigenza di trasparenza e sostenibilità lungo la catena di approvvigionamento. L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione Europea nell’ambito del Green Deal, con l’obiettivo di incentivare l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale dei prodotti.
Tappe fondamentali e cronologia dell’implementazione

Chi deve implementare i Passaporti Digitali dei Prodotti (DPP)?
L’implementazione dei Passaporti Digitali dei Prodotti riguarda un’ampia gamma di settori che producono beni destinati al mercato dell’Unione Europea (UE). L’obbligo di conformarsi non ricade solo sui produttori, ma si estende anche a importatori, distributori e rivenditori, ovvero a tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita del prodotto.
Settori interessati
In una fase iniziale, i DPP saranno applicati ai settori a maggiore impatto ambientale, tra cui:
- Elettronica: Include dispositivi come smartphone, laptop e altri prodotti di elettronica, per i quali sono fondamentali l’approvvigionamento dei materiali, l’efficienza energetica e la riciclabilità.
- Batterie (ai sensi del Battery Regulation): Riguarda in particolare le batterie industriali e quelle per veicoli elettrici, con attenzione alla provenienza delle materie prime, alla durabilità e al riciclo a fine vita.
- Tessile: Comprende abbigliamento e calzature, con un focus su materiali sostenibili, processi produttivi e riduzione dei rifiuti.
- Arredamento: Con enfasi sull’uso efficiente delle risorse e sulla sostenibilità dei materiali.
- Pneumatici: Sebbene già disciplinati da altre normative europee, come il Tyre Labelling Regulation (EU) 2020/740, esistono lacune relative alla riciclabilità e al contenuto di materiale riciclato che l’ESPR mira a colmare.
- Materiali da costruzione: Si concentra sull’efficienza energetica e delle risorse. I prodotti intermedi come acciaio e alluminio saranno regolati dall’ESPR, mentre altri, ad esempio i materiali isolanti, rientreranno nel nuovo Construction Products Regulation, che prevede requisiti specifici sui DPP.
Il Regolamento ESPR prevede di disciplinare fino a 30 gruppi di prodotti entro il 2030. L’introduzione di requisiti anche per prodotti intermedi come alluminio, acciaio, ferro, prodotti chimici e, potenzialmente, plastica e polimeri, estenderà l’impatto a numerosi settori industriali. Inoltre, si prevede che il DPP venga integrato anche in altre normative settoriali, ampliando ulteriormente il suo campo di applicazione a categorie come giocattoli, detergenti e ecc.
Quali informazioni sono incluse in un Passaporto Digitale del Prodotto (DPP)?
Gli atti delegati previsti dal Regolamento ESPR definiranno in dettaglio i requisiti informativi del DPP. Si prevede che questi includano:
- Dati di fine vita: Istruzioni per il riutilizzo, il riciclo e lo smaltimento corretto del prodotto o dei suoi componenti.
- Dati di base del prodotto: Marca, modello, numero di lotto e altre informazioni identificative fondamentali.
- Dati sui materiali: Origine, quantità e caratteristiche dei materiali utilizzati.
- Dati ambientali: Impatti ambientali lungo il ciclo di vita del prodotto, tra cui consumo di risorse, utilizzo di acqua ed emissioni di gas serra.
- Sostanze preoccupanti (SoC): Informazioni relative a sostanze con proprietà pericolose o che possono compromettere il riutilizzo e il riciclo dei materiali.
- Dati d’uso: Prestazioni del prodotto, durabilità, efficienza energetica e altri parametri rilevanti per l’utilizzo.
Come funzionano i Passaporti Digitali dei Prodotti: la tecnologia alla base dei DPP
I Passaporti Digitali dei Prodotti (DPP) si basano su una combinazione di tecnologie che operano in sinergia per garantire la condivisione sicura, accurata ed efficiente dei dati lungo l’intera catena di approvvigionamento.
Le organizzazioni europee di normazione CEN e CENELEC svilupperanno standard armonizzati per definire i requisiti minimi del sistema DPP. Tali standard, tuttavia, resteranno tecnologicamente neutri: le aziende saranno libere di adottare le tecnologie che preferiscono o di collaborare con fornitori di servizi, a condizione che vengano rispettati i requisiti previsti dalla normativa e dagli standard armonizzati.
Sfide tecniche nell’adozione dei DPP
L’implementazione dei DPP comporta diverse sfide tecniche, in particolare legate alla protezione dei dati e alla sicurezza delle informazioni. Garantire la riservatezza dei dati sensibili, pur mantenendo un alto livello di trasparenza, può risultare complesso, soprattutto in settori che coinvolgono tecnologie proprietarie e proprietà intellettuale.
Un ulteriore ostacolo riguarda i costi di implementazione, che possono rappresentare una barriera significativa per le piccole e medie imprese (PMI), spesso limitate nella disponibilità di risorse da destinare alla conformità. Le catene di approvvigionamento articolate, con numerosi attori coinvolti, rendono inoltre più difficile la raccolta, l’armonizzazione e la gestione coerente dei dati, richiedendo strumenti di coordinamento avanzati e processi standardizzati.
Una delle sfide più imminenti per le aziende è rappresentata dall’ampiezza e dalla complessità dei requisiti informativi previsti dai DPP. Fornire dati dettagliati sulle prestazioni di sostenibilità per interi portafogli di prodotti richiederà soluzioni tecnologiche scalabili, in grado di supportare la raccolta, l’elaborazione e la gestione dei dati in modo efficiente.
Come impostare un DPP conforme ai futuri requisiti normativi
I Passaporti Digitali dei Prodotti (DPP) rappresentano molto più di un semplice strumento di conformità: possono diventare leve strategiche per l’innovazione, la trasparenza e il vantaggio competitivo. Sviluppando e implementando un solido programma di Design for Sustainability, la tua organizzazione non solo potrà soddisfare i requisiti normativi dei DPP, ma anche integrare i principi dell’ecodesign direttamente nei processi di sviluppo e aggiornamento dei prodotti.
I dati raccolti e consolidati tramite i DPP possono supportare affermazioni ambientali credibili, rafforzando una comunicazione trasparente con tutti gli stakeholder. Inoltre, anticipando e rispondendo alle richieste di dati opzionali da parte dei clienti, i DPP possono trasformarsi in efficaci strumenti di marketing, contribuendo alla crescita aziendale e rafforzando la credibilità degli impegni sostenibilità del marchio.
In che modo Anthesis può supportarti?
Il nostro team unisce una profonda conoscenza del settore a un approccio orientato al futuro, sviluppando soluzioni personalizzate in linea con gli obiettivi specifici di ogni organizzazione. Attraverso servizi di consulenza e strumenti digitali, ti aiutiamo a ripensare i prodotti aziendali per migliorarne l’impatto ambientale e sociale, ampliando al contempo le opportunità di mercato e la resilienza dell’impresa.
Anthesis può supportarti nella gestione dei DPP garantendo la piena conformità, abilitando una gestione efficace dei dati e trasformando il tuo DPP da semplice adempimento normativo a un vero e proprio asset strategico per il brand.

Garantire la conformità
Prepararsi alla conformità con il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP) richiede un approccio strategico e proattivo. I passaggi fondamentali includono:
- Progettare il proprio DPP, selezionando le caratteristiche tecniche più appropriate e integrando i dati nel formato richiesto per soddisfare gli obblighi di reporting.
- Comprendere i requisiti normativi del DPP e i potenziali impatti sulla tua attività, attraverso una valutazione della preparazione. Il periodo che intercorre tra la pubblicazione dei requisiti tecnici e dei dati completi e la scadenza per la loro implementazione sarà estremamente breve. È quindi essenziale monitorare costantemente le attività e le discussioni tra gli stakeholder del settore.
- Mappare e raccogliere i dati rilevanti lungo l’intera catena di approvvigionamento.
- Condurre valutazioni di circolarità e Life Cycle Assessment (LCA), completi o parziali, per generare i dati necessari a dimostrare la conformità ai requisiti di performance.
Gestire i dati in modo efficiente con Anthesis Compliance Suite
La nostra Compliance Suite consente una gestione digitale avanzata dei dati, combinando tecnologia, strutture dati, automazione dei flussi di lavoro e operazioni di processo. Il sistema può essere implementato come un hub dati completo per il DPP. Include strutture dati predefinite basate su standard internazionali e best practice, analisi in tempo reale sulla qualità dei dati e interfacce di reporting compatibili con la tua infrastruttura software esistente.
La soluzione copre in modo preconfigurato i requisiti del cliente e può essere operativa entro due settimane. Il sistema supporta fasi di collaudo e un’implementazione graduale, con particolare attenzione alla personalizzazione del design, alla semplificazione dei processi e all’estensione delle strutture dati.
Anthesis fornisce risorse qualificate e competenze specializzate per gestire l’intero processo di coinvolgimento dei fornitori, dall’inizio alla fine. Grazie a una campagna di raccolta dati gestita attivamente, i clienti possono ottenere un significativo aumento sia del tasso di risposta sia della qualità delle informazioni ricevute. Il nostro team provvede inoltre alla validazione delle risposte e può digitalizzare i dati provenienti da documenti non strutturati.
Il futuro dei Passaporti Digitali di Prodotto
Un numero crescente di normative europee richiederà l’introduzione del DPP per categorie di prodotto come detergenti e giocattoli. Sebbene inizialmente l’attenzione si concentri sul prodotto finito e sulle attività a valle, nel tempo saranno inclusi anche i prodotti intermedi. Alla fine, l’intera catena del valore a monte utilizzerà il DPP come strumento chiave per la comunicazione di informazioni sulla sostenibilità e altri aspetti rilevanti.
Le aziende tenderanno a includere nel DPP informazioni che vadano oltre i requisiti normativi, al fine di renderlo uno strumento il più utile possibile per clienti e stakeholder. In prospettiva, i DPP diventeranno la principale fonte di informazioni per alimentare i report di sostenibilità, supportare la verifica delle dichiarazioni ambientali e molto altro.
Risorse
- Progetti CIRPASS e CIRPASS-2: Risultati dei Progetti
- Rapporto WBCSD: Approfondimenti sul Passaporto Digitale di Prodotto
- Green Deal UE e CEAP: Documenti normativi ufficiali
- Il Regolamento ESPR dell’UE
Siamo il principale facilitatore mondiale orientato agli obiettivi, abilitato digitalmente e basato sulla scienza. E accogliamo sempre con favore consultazioni e partnership per promuovere insieme un cambiamento positivo.