La rendicontazione CDP ha ancora valore nel 2025?

Analizziamo il ruolo del CDP nel contesto attuale della rendicontazione e le modalità per prepararsi al ciclo di reporting del 2025

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Mentre le organizzazioni si confrontano con i crescenti cambiamenti e le incertezze nel panorama della rendicontazione di sostenibilità, soprattutto alla luce della recente proposta Omnibus dell’UE, il Climate Disclosure Project (CDP) continua a rappresentare una piattaforma influente per la divulgazione dell’impatto ambientale e la dimostrazione dell’impegno verso la trasparenza. Il CDP si conferma un attore centrale nella spinta globale per la responsabilità aziendale in ambiti quali il cambiamento climatico, la deforestazione, la sicurezza idrica e, più recentemente, la plastica e la biodiversità.

In questo articolo esploriamo il ruolo del CDP nell’attuale contesto della rendicontazione, le lezioni apprese dalla rendicontazione del 2024 e come prepararci al meglio per il ciclo 2025.

Il ruolo del CDP nella rendicontazione

Con l’intensificarsi delle pressioni e delle evoluzioni normative, la crescente standardizzazione dei dati e il focus sulle emissioni di Scope 3 e sulla trasparenza della catena di approvvigionamento, il CDP continua a svolgere un ruolo significativo nell’attuale panorama della rendicontazione. Ecco perché:

  • Reporting ESG coerente e credibile: L’asticella della rendicontazione obbligatoria ESG continua a salire e a evolversi. Il CDP rappresenta un banco di prova solido e costante per prepararsi e rafforzare la qualità della rendicontazione.
  • Allineamento con altri framework di riferimento: Il CDP si sta progressivamente allineando ai principali standard di rendicontazione obbligatoria, come gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e l’International Sustainability Standards Board (ISSB), diventando così uno strumento prezioso per acquisire familiarità con questi framework.
  • Aggiornamenti continui: Il CDP aggiorna regolarmente il proprio questionario, includendo negli ultimi anni temi emergenti come la plastica e la biodiversità, e integrando la rendicontazione sugli impatti e le dipendenze. Questo approccio favorisce un miglioramento continuo nella qualità e nella profondità delle informazioni fornite.
  • Riconoscimento globale e adozione diffusa: Il numero di organizzazioni che partecipano al CDP è in costante crescita: nel 2024 i rispondenti hanno superato quota 24.000, con un aumento del 6,3% rispetto al 2023.

Cosa abbiamo imparato dalla submission del 2024?

Nel 2024, il CDP ha lanciato un nuovo portale e un questionario integrato, unificando tutti gli argomenti, ora denominati temi, in un unico formato, con l’obiettivo di semplificare le risposte e ridurre al minimo le duplicazioni.

Inoltre, il questionario del 2024 richiedeva a tutte le aziende di divulgare i rischi legati alla plastica e le misure adottate per mitigarli. Sono stati inoltre integrati obiettivi basati sulla scienza.

Sintesi delle modifiche significative
Un questionario semplificatoIl CDP ha unificato i dati sui cambiamenti climatici, sulle foreste e sulla sicurezza idrica in un unico questionario per semplificare il processo. È più semplice, evita duplicazioni e fornisce una visione olistica.
Miglioramenti per le piccole e medie imprese (PMI)È stato progettato un nuovo questionario pensato per rispondere alle esigenze e alle capacità delle piccole imprese, rendendo la divulgazione più accessibile. L’obiettivo è incoraggiare una maggiore partecipazione da parte delle PMI e supportare i loro percorsi verso la sostenibilità.
Biodiversità ed ecosistemiNel 2024, le informazioni relative alla biodiversità e ai servizi ecosistemici sono state rafforzate, riconoscendo la sinergia tra cambiamento climatico e biodiversità. Verranno ora considerati sia l’impatto sugli ecosistemi naturali sia gli sforzi per proteggerli e ripristinarli.
Maggiore attenzione al coinvolgimento della supply chainVengono richieste informazioni più dettagliate su come le aziende collaborano con i propri fornitori per affrontare i rischi climatici e ridurre le emissioni. L’obiettivo è promuovere la collaborazione lungo la filiera e migliorare la responsabilità condivisa.

Tuttavia, non tutte le modifiche apportate dal CDP nell’ultimo anno sono state accolte positivamente. Insieme a un nuovo questionario e a un nuovo portale, è arrivata la decisione di bloccare la visualizzazione delle risposte complete dietro un paywall, una scelta criticata da alcuni, che ritengono proprio quelle risposte la parte più preziosa del CDP, persino più dei punteggi.

Quest’anno abbiamo anche assistito a spiacevoli sorprese nei punteggi e a ritardi nella pubblicazione dei rapporti dettagliati. Con il passaggio a un sistema di valutazione più quantitativo, potrebbero esserci ancora alcuni aspetti da perfezionare nel processo di attribuzione dei punteggi, che quest’anno potrebbe aver penalizzato alcune aziende.

Pur riconoscendo che il CDP continua a rappresentare un riferimento importante nel panorama della rendicontazione, come dimostrato dal numero record di risposte ricevute nel 2024, è fondamentale che le aziende siano consapevoli di questi cambiamenti e si preparino con anticipo.

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Implicazioni per il ciclo di rendicontazione CDP 2025

Guardando al ciclo del 2025, ormai alle porte, siamo pronti ad affrontarlo facendo tesoro delle lezioni apprese dai cambiamenti significativi introdotti nel 2024.

Alcune considerazioni da tenere presenti e da integrare nella tua timeline per il CDP sono:

  • Il peer benchmarking può risultare impegnativo: è quindi fondamentale redigere le risposte con cura, seguendo scrupolosamente le linee guida di rendicontazione e la metodologia di punteggio del CDP.
  • Conduci in anticipo una gap analysis per individuare le aree di miglioramento e comprendere cosa sia necessario per incrementare il tuo punteggio.
  • Presta particolare attenzione ai nuovi “Essential Criteria”. Introdotti nel 2024 come parte integrante della metodologia di valutazione, sono determinanti per accedere a fasce di punteggio più elevate e assicurare che i tuoi progressi vengano riconosciuti in modo accurato.
  • Presta attenzione agli aggiornamenti dell’ultimo minuto. Lo scorso anno, il CDP ha introdotto modifiche alla metodologia di punteggio appena due settimane prima della scadenza, anche dopo che alcuni partecipanti avevano già inviato la propria domanda. Per questo motivo, è fondamentale lavorare sempre con l’ultima versione disponibile della documentazione CDP.
  • Inizia a caricare le risposte sul portale CDP con largo anticipo. Questo ti aiuterà a comprendere meglio le dipendenze tra le domande e ti lascerà il tempo necessario per effettuare controlli finali, assicurandoti di presentare la versione più solida possibile delle tue risposte.
  • Esegui una valutazione del punteggio prima dell’invio. In questo modo potrai individuare eventuali opportunità di miglioramento dell’ultimo minuto. Inoltre, annota eventuali lacune programmatiche che potranno essere affrontate dopo la sottomissione, con l’obiettivo di rafforzare la tua strategia ESG complessiva.

In che modo Anthesis ti può supportare?

Da oltre un decennio, Anthesis supporta sia le organizzazioni nuove al CDP sia quelle presenti nella “A List” durante il processo di rendicontazione. Grazie a una profonda competenza in ambiti quali clima, acqua, foreste, biodiversità e plastica, unita a un’estesa esperienza nelle divulgazioni CDP, forniamo consulenza strategica per aiutare i clienti a orientarsi nelle loro risposte e a rimanere aggiornati sui requisiti CDP in continua evoluzione e sulle loro implicazioni.

Se desideri assistenza per comprendere il tuo punteggio dell’anno scorso o hai bisogno di supporto per la sottomissione di quest’anno, ti invitiamo a contattarci qui sotto.

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